Wednesday, February 20, 2013

Addio sushi: il pesce sparisce dagli oceani



Nel Medio Evo, il pesce era considerato un alimento di bassa qualità, qualcosa che uno mangiava soltanto se proprio non aveva altro. Ci sono varie testimonianze di questo atteggiamento, non ultimo il fatto che la tradizione cristiana di mangiare "di magro" il Venerdì permetteva di mangiare pesce. Era considerato, evidentemente, una penitenza.

In pochi decenni, la visione è cambiata completamente e oggi il pesce che si mangia al ristorante è salito alla categoria dei cibi costosi e raffinati.

La ragione? Semplicissima. Ne abbiamo pescato talmente tanto che non ne rimane molto. Secondo gli ultimi studi, la massa totale del pesce negli oceani si è ridotta dell'80% negli ultimi 100 anni.

Continuiamo ancora un po' così, e addio sushi!


(e quello che rimane sarà o radioattivo o zeppo di mercurio, o tutte e due le cose)




9 comments:

  1. piu' che di pesce io parlerei di pescabile. non mi sorprenderebbe trovare un sovrappopolamento di esseri sconosciuti giusto un po' piu' in basso. stai a vedere che un monolocale nella fossa delle Marianne costa piu' di un palazzotto in centro a Firenze... :P

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    1. Siamo in perfetta sintonia!
      dammi notizie tue,
      Ciao!

      Marco Sclarandis

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    2. presto ne avrai carissimo. per altra passeggiata fuori dal tempo e in perfetta poesia. ci ho lasciato un frammento di cuore, in quei 4 passi :)

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  2. Dall'antologia

    "Mai ci parlerà l'aragosta"

    Tonno tu che come me
    nelle vene pompi sangue caldo
    che come molti sei perseguitato
    recluso tra lamiere soffocato
    da vapore o bagno d'olio
    creatura regina delle blu distese
    compagno di pranzi solitari
    non meriti questa miopia feroce
    inabissati svelto lesto muta
    o noi ti divoreremo tutto
    noi insaziati sciocchi
    se ti perderemo ineluttabilmente
    no ci servirà in una latta vuota
    lacrimare

    Marco Sclarandis

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  3. tra l'altro, avendo seguito e scritto della storia della ristorazione in quel di Pescara, ti assicuro che il prezzo aumentato del pesce ha poco a che vedere con la sua reperibilita' nei mari. ossia... i prezzi cominciarono a salire insieme ai "bacucchi" che cominciavano a "scendere" per turismo... negli anni 60, le cantine-future-osterie lungo fiume, vendevano solo vino. il pesce te lo portavi dalla barca e te lo cucinavi. e volendola dire tutta per come l'ho vista, ecco... il prezzo che sale ha piu' a che fare con certa furbizia che con certa barbarie.

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    1. Può essere che il prezzo salga più per furbizia che per barbarie, ma le barbarie rimangono e, svanito l'ultimo 20% di pesce ( quello rimpicciolito di taglia, radioattivo, contaminato da mercurio, da plastica e persino da psicofarmaci e medicinali che mangiamo ora) cosa si pescherà, a parte scarpe vecchie e monnezza?

      Forse nostalgia per i bei tempi andati, quando ancora c'era una speranza (oltre che i pesci).

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  4. - Pacific and Atlantic Trash Vortex (plastica ovunque anche dentro di noi)
    - Acidificazione degli oceani
    - Sbiancamento dei coralli
    - Contaminazione nucleare (Fukushima, eco-amfie e militari)
    - Reti a strascico
    - Grandi Pescherecci Industriali (con ecoscandaglio ed altre diavolerie varie)
    - Contaminazione da petrolio (Deepwater Horizon del Golfo del Messico e affini)
    - ipossia degli oceani (le cosiddette “zone morte”)
    - pesca di frodo
    - ecc... ecc...

    Però! Questo ultimo 20% del pesce rimasto deve essere proprio tosto! Ma non abbiate timore, riusciremo a sterminare anche quelle bestiacce! Non so come ma ci riusciremo. Forse non ci siamo applicati a sufficienza, ma quando il cibo sulla terraferma scarseggerà per i cambiamenti climatici e le conseguenze del picco del petrolio vedrete che ce la faremo. Ne sono più che certo. Abbiate fede!

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  5. ...ma se poi dovesse anche finire il pesce, nessuna tragedia!
    Ci alimenteremo a carne, o magari dei suoi deliziosi derivati, tipo le lasagne al ragù di manzo.

    A patto naturalmente di riuscire a prenderle al lazo, mentre si allenano a saltare gli ostacoli.

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  6. Riflettere su certe parole...

    Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto,
    l’ultimo fiume avvelenato,
    l’ultimo pesce pescato,
    vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.
    La nostra terra vale più del vostro denaro.
    E durerà per sempre.
    Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco.
    Finchè il sole splenderà e l’acqua scorrerà,
    darà vita a uomini e animali.
    Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali;
    è stato il Grande Spirito a porre qui la terra
    e non possiamo venderla
    perchè non ci appartiene.
    Potete contare il vostro denaro
    e potete bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa,
    ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia
    e i fili d’erba della nostra terra.
    Come dono per voi vi diamo tutto quello che abbiamo
    e che potete portare con voi,
    ma la terra mai.

    Piede di Corvo, Piedineri

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