"Continuazione del mio post precedente “Le Tre Crisi ai
Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone” dopo aver ricevuto degli
ottimi commenti"....
E questa e’ quindi anche una mia risposta ai commenti di
Francesco e a quelli di Alessandro al mio post precedente.
Sono d'accordo con Francesco che esisti anche una crisi morale
od etica. Ma io credo che forse sia piu' utile parlare di una crisi culturale,
dato che la morale e l'etica fanno parte della cultura (almeno della cultura intesa in senso
ampio) mentre invece il contrario normalmente non e' sempre vero. (od almeno
non sempre, e non del tutto).
Quindi credo che "cultura" sia un termine piu inclusivo di
"morale od etica" nonostante la loro importanza.
E sono anche d'accordo sul fatto (inconfutabile) che
Nietzche (e poi dopo –ma magari anche prima di lui- anche altri) denuncio'/ denunciarono “l'inadeguatezza del minestrone
borghese cristiano" “a conservare la dignita ed il valore delle persone e
delle persone di valore”.
Ma ritornando un attimo all grandissima caverna di Platone
la quale contiene l'intera societa umana terrestre vorrei dire anche
questo: Nietzche credo
stesse parlando piu che altro della parte della societa’ terrestre che lui
conosceva meglio, cioe' l'Occidente e L'Europa. Cioe' posti e zone nella caverna soggetti al Cristianesimo,
alle idee dei Greci antichi ed alle varie classi sociali che poi sono venute
fuori e si sono sviluppate e
contese o diviso il potere tipo borghesia, o piccola borghesia, o proletariato,
contadini ed ecc. E quindi Nietzche (dal suo proprio punto
di vista nella caverna di allora)
incolpo’ il "minestrone borghese-cristiano"
Bisognerebbe conoscere molto di piu' e meglio la storia
delle varie altre civilta’ che esistono sulla terra per creare un quadro complessivo
piu ampio e piu rappresentativo dell'intera societa terrestre. (dato che "le tre
crisi" -piu quella culturale
giustamente aggiunta da Alessandro- sono fenomeni ubiqui)
Fernand Braudel nel suo libro (monumentale) L’ Histoire des
Civilisations descrisse in maniera generale le varie "Civilta’ " terrestri e spiego’ anche che si
intrecciano, interagiscono fra di loro, si influenzano e si inter-penetrano a vicenda da un
bel pezzo e non solo recentemente con la globalizzazione. Per esempio aspetti piu
specifici di civilta’ come la Matematica hanno "viaggiato" sia
dall'Europa verso l"Oriente che dall"India ed altri paesi del
cosiddetto “medio oriente” verso l"Europa e le zone della civilta’
Occidentale. E cosi come la
Matematica tantissimi altri aspetti.
Quindi e’ possibile -e magari anche probabile- che qualche
filosofo Indiano abbastanza recente...(un Nietzche Indiano) abbia detto una
cosa simile....cioe’ (magari) che l’ etica e la morale in India (ed anche la
cultura) sono state influenzate in modo negativo da fattori analoghi a quelli
descritti da Nietzche. Per
esempio che una visione ristretta e limitata dell' Hinduismo o dell"Islam piu le caste e la castosita' (quella loro non quella nostra !) piu' il periodo del colonialismo
Inglese abbiano creato un'altro tipo di "minestrone
Hinduismo-colonialista-caste” che e’ molto
inadeguato per "conservare la dignita' ed il valore delle persone e delle
persone di valore" in India.
Dopodiche' pero’ l"india ebbe la fortuna che dalla stessa realta
sociale sia emersa una persona come Gandhi il quale riusci (almeno per un breve periodo)
a ridare "dignita e valore alle persone ed alle persone di
valore". (Mentre invece l"Occidente cerco di andare avanti o con metodi Leninisti o con metodi e sistemi di ispirazione Socratica e Greca)
E molto probabilmente si potrebbero fare anche altri esempi
analoghi per la Cina, il Giappone, e tantissimi altri paesi come per esempio la
Turchia prima e dopo Ataturk e vari altri paesi o “zone di civilta’”
Cioe’ vari esempi dalle diverse aree o zone “di civilta”
dove prevalgono tuttora le varie religioni del mondo. (inventate piu' o meno due o tremila anni fa) (Cioe il Cristianesimo, l"Islam, il Giudaismo,
l"Hinduismo, ed il Buddhismo e le loro varie varianti, sette ed ecc. )
Ma non credo si debba parlare solo di religioni e del Metodo
della Fede in vari posti e zone.
In un post precedente avevo cercato di identificare i Cinque
Metodi che si potrebbero "usare" (o seguire) (o trarre ispirazione
da) nel cercare di: i)
rafforzare e rinnovare o
trasformare la cultura e la societa’ terrestre ivi compresi i suoi aspetti poltici-istituzionali ed
economici; (e fra questi ultimi il capitalismo "neoliberale" stesso) e ii) servire da guida
generale per andare avanti con la cosiddetta "grande
transformazione", che credo
siamo tutti piu o meno d'accordo sia
necessaria ed urgente.
E come dice
Alessandro piu’ sopra...non solo urgente, ma molto urgente. (fondamentalmente perche le leggi della fisica e della termodinamica e le altre leggi all'interno ed all'intorno della biosfera sicuramente non ci aspetteranno) E questi metodi -per guidarci sulla strada della grande trasformazione- che avevo
identificato ed elencato prima erano questi: 1) il Metodo Socratico 2) il Metodo Leninista 3) il Metodo
di Gandhi 4) il Metodo di Confucio ed il 5) Metodo Scientifico. Ai quali si possono ovviamente anche
aggiungere altri metodi. Ma dato
che sopra ho parlato di religione e dato che da poco c'e anche un nuovo Papa a
dirigere la chiesa cattolica, credo si possa parlare anche (ma in modo piu
ampio del solo cattolicesimo o cristianesimo) anche di… 6) ..cioe’ I vari
Metodi della Fede.
Vari osservatori nella caverna penseranno che le tre crisi
fuori della caverna (piu’ quella culturale aggiunta da Alessandro la quale
vorrei cercare di commentare o definire brevemente fra un attimo) vedranno
anche: i) i problemi di carattere
culturale in modo diverso secondo il loro "punto di vista" e ii) vedranno anche le soluzioni a questi
problemi culturali (piu quelli che risultano dall'interazione delle altre
"tre crisi" gia spiegate) secondo i
vari metodi che hanno gia in mente (ricordare anche "i tre modelli
mentali" ai quali avevo gia accennato nel post precedente)
E lasciando a parte per adesso (per semplificare un po un
quadro gia abbastanza complicato) (ed anche complicato ad articolare e cercare
di spiegare) gli altri Metodi
elencati sopra e considerando per quest'esempio solo Il Metodo della Fede (o
delle Fedi) ed il Metodo Scientifico magari coloro che vedono il mondo in
termini di Fede (cioe i credenti od i
Fedeli di una delle cinque religioni che ho elencato sopra) vedranno le
tre crisi (e quella culturale in particolare e maggiormente quella etica e
morale) come un' insufficienza di Fede e la soluzione a tali problemi come
avere o praticare "Piu
Fede", od avere o praticare una Fede migliore o piu "autentica"
nei sensi prescritti od indicati dalla loro religione. (cosi come credo stia dicendo il nuovo
“Papa dei Poveri”)
Mentre invece
magari gli Scienziati, vedranno i
problemi (e li analizzeranno) cercando di usare il Metodo Scientifico
(descritto nel mio post precedente sui Metodi) e vedranno poi cosi’ anche le varie possibili soluzioni a
tali problemi.
E prendendo me stesso come piccolo esempio....una persona la
quale sicuramente aderisce molto piu al Metodo Scientifico piuttosto che ai
Metodi della Fede (o delle Fedi) cerco di analizzare il mondo e le sue varie
componenti politiche, economiche, culturali e sociali in termini dei FATTI che
ho visto od osservato (o studiato) durante la mia propria vita cercando poi di analizzarli,
e di trarre delle conclusioni in base alle quali poter poi cercare di fare delle
proposte. E non mi riferisco
sicuramente ne al Vangelo ne alla vita di Gesu Cristo duemila anni fa (ne a
quella di Buddha dato che ho vissuto anche in Thailandia) per cercare ne di capire, ne di analizzare, ne di
proporre. Naturalmente prendendo
anche in considerazione il fatto che il mondo attuale contiene moltissimi
credenti (i quali sono probabilmente la maggioranza dei terrestri) e che anche le religioni hanno portato non solo delle analisi sbagliate
(secondo me) ma anche dei contributi morali, etici e talvolta anche pratici che
hanno aiutato a far avvenire un determinato tipo di progresso. (malgrado l'abbiano anche senz'altro ostacolato) Quindi -almeno nel mio proprio schema -
c'e anche posto per alcuni aspetti dei loro "Metodi della Fede" ma senz'altro non molti. Ma ovviamente, cosi come tutti gli
altri terrestri sono un solo umano fra i sette miliardi e vedo ed interpreto il mondo dal
mio proprio piccolo angoletto della caverna.
Ma La Grande Trasformazione (dei sistemi finanziari,
economici, politici-istituzionali,
e culturali del mondo ai quattro livelli che avevo menzionato nel post
precedente, i quali sono
tutti e quattro in crisi, e delle
politiche e strategie che poi derivano di fatto dai sistemi attuali e poi
(dopo) delle nuove politiche e strategie che potrebbero derivare dai sistemi
politici, economici e culturali nuovi -una volta transformati od almeno
rivatilizzati- e’ una trasformazione che va fatta "con sforzi collettivi e
non solo individuali" (ed urgentemente) ma sara comunque fatta ispirandosi
ad uno o piu dei Metodi precedenti. Perche' questi sono i metodi che l’umanita’ conosce od ha sviluppato
finora durante la sua storia, a meno che non si riesca ad inventare un nuovo metodo o ad articolare chiaramente una sinergia innovativa di quelli vecchi.
Naturalmente i Metodi possono servire solo da ispirazione e
da guida generale. Si dovra’ poi
arrivare a vari tipi di iniziative pratiche nell’ambito generale di un metodo
od un’altro. Cioe’ stabilire delle iniziative e politiche concrete di trasformazione, e dei programmi, piani, obiettivi, o movimenti vari ed ecc. ecc. basati sui metodi (o derivati da loro)
e capaci di transformare le varie realta’ istituzionali (politiche, economiche
e culturali) attuali. (ed ai vari
“livelli” cioe quello mondiale e quelli regionali, nazionali e locali)
Ma dato che lo sforzo di trasformazione dovra essere comunque collettivo e dato che i sette miliardi di terrestri hanno "modelli mentali
diversi" (e metodi diversi in mente, i quali metodi poi guidano od orientano le loro
prassi) cioe' metodi con i quali percepire ed
analizzare la situazione e con i quali poi stabilire delle iniziative per cercare di migliorarla o di
trasformarla, bisognera’ anche
mettersi d'accordo su quali metodi si dovrebbero utilizzare e quali metodi sono
piu validi o meno validi in assoluto od in circostanze o congiunture
particolari.
Ma vorrei ritornare ad un'altro punto di Alessandro cioe'
che i cambi e le trasformazioni culturali normalmente avvengono con uno o piu'
cambi generazionali. Il che
vuol dire che cambi e trasformazioni culturali significativi normalmente
avvengono in 25 anni (proprio come minimo) e normalmente in cento o piu
anni.
E vorrei tornare un’attimo di nuovo anche a Fernand Braudel
il quale ci spiega che La Storia dell’Umanita puo essere divisa (o concepita) in tre tipi di
storia. L”Historie Evenementielle
(la storia degli avvenimenti od eventi);
L’Historie des Periodes (cioe' dei periodi i quali possono essere periodi
politici, culturali, od economici od una combinazione dei tre) e L”Histoire de
la Longue Duree, cioe’ di lunga durata o di larga e piu ampia portata. (cioe’ le onde corte, le onde
medie, e le onde lunghe sul, o nel, mare o nell' oceano della storia le quali ovviamente si accavallano e si influenzano a vicenda)
La prima Storia e’ la storia delle’attualita’ la quale viene
spesso descritta e catturata dal giornalismo.
L”Histoire des periodes (con periodi che normalmente durano dai venti ai cento o piu’ anni) credo
corrisponda anche ai nostri “uno o piu' cambi generazionali” sopra….e l’historie de la
longue duree dura invece da (e per)
secoli e millenni.
Ogni categoria di Storia ha le sue proprie cause, forze
motrici e dinamiche ma e’ anche
influenzata da quella “sotto” e quella “sopra”. Cioe’ L’Historie Evenmentielle influenza, ma non
determina completamente, L”Historie des Periodes….(o del Periodo particolare in
cui l’umanita' si trova in un determinato momento storico) nel quale avvengono poi i vari eventi
od avvenimenti i quali vengono a loro turno “colorati” dal periodo nel quale
avvengono. E la storia di vari
periodi forma o determina, ma solo
in parte, quella de la longue
duree. Cosi come la storia di
lunga portata o durata influenza poi anche quella del determinato periodo nel
quale l’umanita, od una delle sue parti,
si trova. Almeno cosi’ fu’ nella storia del
passato cosi’ come studiata ed analizzata da uno dei piu grandi storici
occidentali.
Ma questo non vuol dire necessariamente che la storia del
futuro…(la quale non e’ avvenuta ancora) continuera' ad essere cosi. Dato che credo ci troviamo tutti in un
momento storico unico e mai visto o vissuto prima.
(cioe la Singolarita’ sia tecnologica che non-tecnologica descritta da
Alessandro in altri suoi posts)
Ma dato che in ogni caso La Grande Trasformazione e' urgente ci si trova davanti un problema quasi irrisolvibile. Cioe’ come far
cambiare idee, valori, comportamenti, identita’, credenze, costumi, aspettative, atteggiamenti, (e molte altri variabili "culturali")
ai sette miliardi di persone nella caverna di Platone in modo che si mettano
molto rapidamente su un buono ed efficace cammino per la La Grande Trasformazione?
E forse per evitare questo “problema irrisolvibile"
sopra basterebbe che le cosiddette “classi dirigenti" o le" leaderships"
globali, regionali, nazionali , locali ed imprenditoriali stabilissero almeno loro dei programmi e delle politiche e delle iniziative per la loro propria trasformazione e la
transformazione (profonda) delle varie istituzioni delle quali fanno parte, e
poi delle politiche e delle prassi nuove che tali nuovi sistemi potrebbero piu
facilmente portare avanti verso una buona destinazione. Ed il resto degli umani poi seguirebbero
(e potrebbero contribuire magari anche molto piu' facilmente) in questo cammino di
trasformazione dei vari sistemi della societa umana, e di auto-transformazione.
La quale Grande Trasformazione (secondo me) dovrebbe essere
caraterrizata principalmente da uno sforzo per andare verso una destinazione
per la societa umana caratterizzata da molta piu' giustizia ed equita’ e (di
conseguenza, ma non solo di conseguenza) anche molto piu
"sostenibile"....e probabilmente anche da una societa umana terrestre
piu' piccola quantitativamente dato che sette miliardi (che presto diventeranno
nove o dieci) rappresentano una situazione quasi sicuramente
insostenibile. E poi magari da una
traiettoria e da una destinzione anche caratterizzate da una “decrescita gestita" piuttosto che da una decrescita imposta dai limiti alla crescita e le
varie cose che sono o verranno imposte dai vari dis-equilibri della fisica e
dalla biologia e dell’ ecologia terrestre.
Le nazioni e le localita’ e le imprese possono gia’ incominciare
la grande trasformazione ai loro rispettivi livelli. Ma ovviamente se la comunita' di nazioni non incomincia
complessivamente anche lei a livello mondiale ed a quelli regionali (tali
l"Unione Europea) io personalmente non credo che si potra’ transformare molto, e quindi i vari problemi continueranno ad aggravarsi finche prima o poi non si
arrivi ad un collasso. (ed un collasso anche rapido piuttosto che graduale)
In un post precedente avevo anche cercato di spiegare che
secondo me il rispetto delle varie Carte Costituzionali nazionali, regionali e
mondiali che gia’ esistono nel mondo adesso sarebbe un buon punto di
partenza. Dopodiche’ si
potrebbero creare “nuove carte” le quali guiderebbero od implementerebbero La
Grande Trasformazione ai suoi vari livelli meglio di quelle precedenti.
Ma sarebbe gia un ottimo passo avanti se le varie carte
costituzionali, ivi compresa quella delle Nazioni unite, fossero rispettate
molto di piu'. (cosa che non
e’ assolutamente il caso adesso)
E questi sono altri ragionamenti provenienti da un piccolo angolo della
caverna ma che spero potranno essere eventualmente "migliorabili"... e poi magari anche applicabili ed utili…