Semplicemente, si fa per dire, credo che il carbocene o carboevo, comunque lo si voglia chiamare
stia vivendo la sua senilità, che precede la morte.
Noi
umani abbiamo sempre e da sempre cercato di superare limiti d'ogni
genere, perchè è la nostra natura.
Quella intima, irriducibile,
insurrogabile.
La differenza tra noi ed una muffa, come quella che
tramuta un'arancia in una verdognola e vellutata palla da golf è che una
mela che vi stia accanto non ne viene attaccata.
Sarà attaccata dal marciume magari, e da dentro.Ma non da quell' armata di funghi microscopici agrumofili.
Noi invece vorremmo trasformare quello che è interno ed esterno a noi, in senso lato,tutto, reciprocamente.
E'
come se le muffe degli agrumi volessero fare ammuffire qualsiasi altra
frutta, e non solo, potendo, fare arrugginire qualsiasi metallo,
corrodere qualunque pietra..
Se così stanno le cose, allora nessuna fonte energetica o mineraria può aiutarci a superare questo momento critico.Tantomeno se solo finanziaria ed economica.
Se
la Terra fosse piatta ed infinitamente estesa ed il suo sottosuolo
illimitato e colmo di tutti gli elementi della tavola periodica, ci
sarebbero alcune parti della soluzione alla nostra insaziabile avidità.
Ma,
a parte quello relativo al cielo dove sarebbe difficile trovare un
posto al Sole, di modo ché splenda egualmente per tutti e si ritiri per
la notte, rimarrebbe quello della vita perenne se non eterna.
Chi vorrebbe davvero vivere con un solo ed immutabile corpo, quello ricevuto in sorte alla nascita?
E se anche volesse cambiarlo, quanta conoscenza occorrerebbe per farlo?
Non mi dilungo, ma per poco che uno ci pensi, stiamo assistendo alla fine di un mondo, quello dove
avevamo
messo i limiti insuperabili del di qua, in un al di là, e lì i limiti
che nella vita ci angustiano sarebbero stati superati, anzi non si
vedrebbero nemmeno come tali.
Attraversare le mura di una fortezza
con le proprie sembianze.Cosa fattibile con le onde radio, televisive
nella sottospecie.Ho detto sembianze, non carni ed ossa.
Quando dico
che quest'epoca è un momento trascendente, intendo dire che appunto
qualsiasi limite ,siccome non può essere superato, deve essere trasceso.
Il
che è difficile da spiegare, almeno tanto quanto lo sono i fenomeni
quantistici, che per la loro natura sembrano appartenere al mondo della
magia, più che a quello della scienza.
L'entanglement valga per tutti.L'intreccio quantistico.
E
combinazione proprio ora, da nemmeno mezzo secolo, è stato scoperto e
dimostrato essere assolutamente reale.
Ma congetturato prima e ritenuto
cosa assurda.Da menti come quella di un Albert Einstein, mica del Mago
Otelma.
In esso, l'ntreccio, s'annida un limite, comunque.
Nessuna
informazione può essere trasmessa con questo fenomeno in modo
istantaneo se non quella che avviene tra le due particelle intrecciate.
E
non si può assistere a questo fenomeno, quando le particelle sono molto
numerose, se non a condizioni molto speciali, come a temperatura
prossima a quella minima possibile, perchè instantaneamente l'intreccio
svanisce per lasciare il posto a relazioni fisiche meno magiche e molto
materiali.
Il collasso della funzione d'onda, un evento tanto
deterministico quanto probabilistico in un modo assoluto.
Qualcosa che
sembra provenire dal regno degli dei d'un Olimpo.
Credo che una mente
come quella di Archimede, o quella di un Giordano Bruno abbiano almeno
per intùito, fulmineamente, captato cose che a noi appaiono
quotidianamente ordinarie.
Noi le vediamo, ma ci trastulliamo con azioni da esseri invertebrati.Con una coscienza di sè appena rilevabile.
E' desolante vedere la pusillanimità di alcuni condottieri del mondo.
E l'avarizia d'animo di folle immense, che se solo decidessero d'intrecciarsi con lo scopo di mantenere
una
vitale coordinazione per tutti gli esseri coinvolti, le genti della
Terra, sarebbero in grado di cambiare istantaneamente le cose.
Potere
sciupato invano sia in alto che in basso.
Sofferenza sparsa come granaglie fra roccie perennemente congelate.Mieli versati in mare.
Ad
una scala enormemente più grande, sembra che la sconcertante e magica
bizzaria del mondo submicroscopico stia manifestandosi sulla Terra.
Varrebbe la pena di prestarvi attenzione.
Molti limiti non sono stati nemmeno sfiorati, e in quesi spazi c'è posto per molti animi coraggiosi.
Marco Sclarandis
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