Ora che sono qui
ridotto a cosa tra le cose
senza un corpo in grado
di gemere fremere temere
quello che davvero sono
si chiede che cosa venni a fare
iniziando dalla terra denominata rossa
e finendo in un mare di soprannome nostro
sono venuto qui solo per morire giovane
non mi sono accorto che per me non c’era posto
questo era il mio biglietto datomi dal fato
e ad esso grato devo pure essere
voi che siete lì
e vivete di rendita lavoro e di pensione
che cosa vi sembro adesso
oltre che un’annegata salma
ci credete che fino a ieri potevamo conversare
anche se a gesti e avanzi d’una lingua di conquista
certo che qualcosa è morto
qualcosa che ad un vivo può sembrare tutto
ma molti di voi in silenzio
mi dicono con il loro sguardo
sono sempre vivo e porto per il mondo
il vessillo fiero dell’emigrante naufrago.
Marco Sclarandis
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