Cortesia http://lcalighieri.racine.ra.it/pescetti/ricerca_infinito_2004_05/somm_svilup/infinitesimo.htm
Non c’è un solo cantuccio
che sia diversamente al mondo
venuto da un raddoppio
reiterato
noi lo possiamo immaginare
quel singolo intero solitario
volere concentrato al massimo
di riprodursi identico a sé
stesso
e poi vedersi e piangersi
sgomento
altra cosa paio essere
diventato
di nuovo ardente brama
all’opera
incessante a copiarsi e
ricopiarsi
come se fosse in duello con
un altro
poi il resto venne
aggiunte somme
moltiplicazioni
di pezzi che a noi paiono
frazioni
ma sempre solo interi
aggiunti sono
di quell’uno avido
d’estendersi
vediamo tutto questo ed
impazziamo
a causa d’identica intima
natura
avessimo un universo intero
non ci sazierebbe e un altro
subito
dopo un giorno ne vorremmo
più vediamo astri pianeti
soli
più tristezza diventa
esponenziale
la Luna sola ci conforta
ci ricorda desolato Paradiso.
Marco Sclarandis
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