Tuesday, March 3, 2015

Lo sviluppo dei limiti

                                   


                                  
                                   Cortesia https://ferraraintransizione.wordpress.com/2011/06/


Questa immagine non proviene da una rivista di taglio e cucito.
Ma da un manipolo di giovani ricercatori che più di quarant'anni fa intuirono che per davvero stavamo avvicinandoci al tempo in cui ogni cosa sarebbe stata contata.
Ora ci siamo.
Si tratterebbe ormai solo più di credere alle evidenze che copiose arrivano da tutto il mondo tutti i giorni e da tempo, anche.

La formula-matrioska é quattro terzi pi greco erre tre*.

Se applicata al volume della Terra si ottiene: 1083 miliardi km cubi
ed una superficie di 510 milioni di km quadrati.
Da questi due numeri ne discende una cascata scrosciante di conseguenze ineluttabili.
Ma una che le riassume tutte è 
"Non esiste alcuna economia in crescita illimitata in un luogo limitato".
E questo luogo è la Terra. 
E forse anche l'Universo, quello osservabile per lo meno.
Su ogni chilometro quadrato di Pianeta c'è più d'una dozzina di gente come noi, (tutta la gente è comunque gente, che lo si voglia o no).

Che, almeno nelle intenzioni, vorrebbe crearsi il personale Giardino dell'Eden a proprio gusto e somiglianza.
Più tutte altre creature che quanto a intenzioni non sono da meno di noi.
Sono tempi interessanti. Cinici, cinesi e cinematici.
Riusciremo a viverli con regale portamento?

* http://utenti.quipo.it/base5/geosolid/volsfera.htm

Marco Sclarandis


4 comments:

  1. "Su ogni chilometro quadrato di Pianeta c'è più d'una dozzina di gente come noi, (tutta la gente è comunque gente, che lo si voglia o no)"
    Purtroppo la globalizzazione è all'origine di un sacco di equivoci: nei termini della disponibilità di risorse che ci illude di avere, il tutto aggravato dall'illusoria percezione di ricchezza che dà la finanza.
    Quale abbaglio questi tempi.
    "Riusciremo a viverli con regale portamento?"
    Temo di no,mi auguro di riuscire a non sporcarmi le mani del sangue di un mio "fratello"(per quanto lo stia già facendo -indirettamente-) per mantenere in vita me stesso per qualche anno in più....anzi di riuscire a staccarmi da questa vita senza cercare di strappare quella di qualcun'altro.

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  2. Climber, un'ora fa ho visto questo post:

    http://goofynomics.blogspot.it/2015/03/profiting-without-producing.html
    Conoscendone l'autore, sono tentato di pensarne male, ché si sa è peccato, ma mai dire mai sentenziava Giacomo Bond, lo Scozzese, potrebbe essere invece redenzione .
    Io non riesco a capire come oggi si insista così tanto sulle virtù taumaturgiche della crescita indeterminata, quando bisognerebbe insistere sulla redistribuzione più equa di quello che è giunto a maturazione, dopo la necessaria crescita.Pure con estrema cautela.
    Nessuno è virtuoso solo perchè è povero.
    Mi sono permesso di commentare solo due paia di volte su quel blog, ma il titolare mi ha dissuaso dal continuare.
    E io non ho tempo da perdere inutilmente.
    Questo intimo blog da un paio di dozzine di visite al giorno mi dà il suo da fare.
    E meno male che sparuti sono i suoi commentatori.
    E anche tu Climber, perchè non ti convinci che è solo una questione di vili cambi monetari?
    Basta Euro, rivai con la Lira, no, facciamo il Padanio Unito, anzi il Matteo Unificato con sud su una faccia nord sull'altra e centro sul margine.Scudo Terresre per le tranxazioni BAU e fiorini, ducati, talleri dracme, neosesterzi e-pecunio, per tutto il resto.
    Io non ci riesco, a farne solo una questione di vili cambi monetari. e forse la mia paranoica visione della realtà che mi fa vedere limiti dappertutto, appena che mi distraggo un attimo, mi porterà alla fine manicomiale.
    Ma tu fai il bravo.Per l'omicidio e il suicidio c'è sempre occasione per rimandare. :-)

    Marco Sclarandis.

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  3. Caro Marco, non ho mai pensato ne all'omicidio ne tantomeno al suicidio, il fatto è che portando alle estreme conseguenze certi discorsi sulla carenza si capisce che l'uomo di oggi è molto più lupo di quello di una tempo.
    Difficile è anche sapere stando seduto al proprio pc quale sarebbe il proprio comportamento in certe estreme situazioni.
    Mi auguro di non saperlo mai.
    Per il momento mi godo "l'abbondanza" nella quale nonostante tutto sono immerso.
    Del resto il presente è l'unico tempo che esiste tutto il resto è illusione.
    Buonanotte
    Climber15

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  4. Infatti, Climber, tra la realtà e la finzione gemella dell'illusione, forse c'è solo una virgola a separarle.

    Pensa al pigreco:

    3.14159265358979323846264338327950288419716939937510582097494459230781640628620899862803482534211706798214808651328230664709384460955058223172535940812848111745028410270193852110555964462294895493038196442881097566593344612847564823378678316527120190.........
    queste sono le prime 250 cifre (se ho contato bene).

    Ma per fabbricare un tavolo rotondo ne bastano e vanzano 4, di cui tre dopo la virgola.
    Le altre a che cosa potrebbero servire?

    Beh, a criptare un nanosecondo del sistema solare in tutti i suoi dettagli, fino ai protoni, forse.
    Allora, noi siamo finzione di altrui mente più vasta della nostra?
    Quante cifre di pi greco sarebbero necessarie per criptarci in modo da renderci indistinguibili dalla realtà?.
    A proposito di tempo presente: "Il tempo è la pietà dell'Eterno".
    Questa frase di non so quale poeta o profeta, mi è rimasta impressa da decenni.
    Alla prossima.

    Marco Sclarandis

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